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SCENDIAMO IN PIAZZA A ROMA IL 25 OTTOBRE

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“ Renzi ha realizzato il sogno di noi industriali”

“ Le aziende devono avere la piena libertà di licenziare chi e quando vogliono”

Sono sufficienti queste due dichiarazioni- la prima di Squinzi, presidente di Confindustria, la seconda di Matteo Renzi – per capire la reale portata dello scontro oggi in atto.
La lotta di classe, considerata un retaggio ideologico del secolo scorso, è pienamente in atto e surrealmente rovesciata: la stanno vincendo i padroni !
L’Art. 18 è solo una parte, anche se importante, della posta in gioco.
In realtà si sta cercando di scardinare quel sistema di tutele e di diritti, conquistati a caro prezzo dai nostri padri, che ha avuto il proprio apice nel Contratto Nazionale e nello Statuto dei lavoratori, nobile mediazione del conflitto Capitale/Lavoro.
Se qualcuno pensa che Matteo Renzi sia il “lupo cattivo “ si è perso qualche puntata.
In realtà è semplicemente l’approdo logico delle più che ventennali derive neo-liberiste che il Sindacato, le Sinistre, le opposizioni sociali non sono riuscite ad arginare.
Sta semplicemente continuando il lavoro sporco iniziato dai suoi predecessori.
E’ solo più veloce degli altri, ha una retorica accattivante e slogan anestetizzanti più efficaci.
Ha la capacità di inglobare nel Partito Unico destra e sinistra, maggioranza ed opposizione, politica e finanza, anestetizzare il conflitto, ipnotizzare le coscienze.
E se Ferruccio De Bortoli, nel suo editoriale di qualche settimana fa, sostiene di sentire “puzza di Massoneria “ c’è da credergli. ( Il Corriere se ne intende di queste cose! )
Il Jobs Act è solo l’ultimo è più aggressivo atto delle logiche iper-liberiste, che pretendono di curare i mali con gli stessi agenti che li hanno procurati ( Grecia docet )
La cancellazione dell’art 18, la revisione della disciplina sulle mansioni e sulla video-sorveglianza , l’art 8 del decreto Sacconi, il recente decreto Poletti – che istituzionalizza la precarietà- a dispetto del tanto decantato ( da Renzi ) contratto unico a tempo indeterminato a tutele crescenti, il reddito minimo con coperture economiche fantasma, la revisione della Costituzione, la legge elettorale sono i tanti tasselli di un disegno strategico autoritario che ha come fine ultimo il Dominio Globale di una Elite plutocratica su popoli interi:
il Fascismo in chiave post-moderna.
Ma non è tempo di analisi intellettuali- quelle si possono fare in altri luoghi e in un alto momento.
È IL TEMPO DELL’AZIONE il momento di scendere in piazza a rivendicare il diritto ad avere un’esistenza dignitosa, facendo fisicamente da argine a queste derive sempre più pervasive.
E’ il momento di recuperare la nostra memoria storica, di ritrovare la consapevolezza che tutele e diritti non sono cascati dal cielo per grazia ricevuta o per gentile concessione di padroni illuminati ma portano con sé una lunga scia di lacrime e sangue .
Senza tutele e diritti non c’è dignità umana ma si scivola lentamente verso forme di schiavitù più subdole.
Senza conflitto non c’è DemocraZIA.

SCENDIAMO IN PIAZZA  A ROMA IL 25 OTTOBRE!

Benedetto
Segreteria FIOM-CGIL

PER INFO:
I pullman partono:

da Feltre h.23.00 di Venerdì 24 , da Piazzale Parmeggiani-di fronte CGIL
da Belluno h.23.45 da Piazzale Resistenza


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